Realizzare i sogni della committenza è la stella polare del nostro agire quotidiano. Un obiettivo che spesso si trasforma in ostacolo, per chi ha il compito di progettare, quando la richiesta si scontra con una realtà stridente rispetto alle esigenze manifestate.
In casi tanto arditi a suggerire la soluzione subentra la memoria, intesa come rivelazione: quell’enorme scrigno in cui è riposta la percezione estetica e conoscitiva.
che maturiamo fin dall’infanzia.Senza internet e privi di diaboliche consolle ipnotiche, la nostra giovinezza era scandita dai tempi dettati dalla fantasia, dall’inventiva e dalla creatività.
Proprio a quel bagaglio di esperienze giovanili ci siamo affidati per accontentare la proprietà di quest’appartamento sito in zona Wagner a Milano.
Come trasferire idealmente in città la loro passione per la natura, il verde, le passeggiate?
Senza troppi orpelli, abbiamo giocato con due elementi abbinati alla modernità: la luce e il legno.
La prima, sfruttata per regalare luminosità e volume agli ambienti, il secondo, (un acero dal tono neutro eppure accogliente), per chiudere la casa in un abbraccio ospitale, caldo e rassicurante ma dal taglio contemporaneo.
Dal bagno alla zona living il legno la fa da padrone. Gli ambienti sono presidiati da boiserie rivestite in acero, una scelta utile a conferire uniformità alla casa. Un richiamo di cui troviamo espressione anche a terra grazie ai “quadrotti” di parquet posati in senso obliquo.
Nel soggiorno vince l’arredo “camuflage”: dai decoder, alle porte, fino alla zona bar nulla è esibito, per lasciare agli ospiti la magia della sorpresa. Unica eccezione a vista resta la televisione, incastonata nel rivestimento per mantenere inalterati i volumi pensati in fase di progettazione.
Gli arredi Flexform (divano “Soft dream”) e Molteni (tavolo “Arc”) chiudono questo esperimento di seduzione abbracciando tutta la zona relax con la forza dell’eleganza, della raffinatezza e del design.
Il percorso d’illuminazione non sfugge alla regola dell’invisibilità ma trova, anzi, piena autorevolezza nelle lampade applique di Viabizzuno che accompagnano il cammino delle boiserie.
Lavorando in questa direzione è stato possibile (ri)creare un’atmosfera capace di esaltare da un lato la monocromia (da non confondere con la monotonia) della casa e dall’altro le venature dell’acero rievocando così quel desiderio, azzarderemmo quella necessità, di natura proprio della committenza.
Come in un unico piano sequenza cinematografico dal profumo hitchcockiano, le boiserie entrano nella “sala da bagno”, senza soluzione di continuità, riprendendo il tema della zona living. Una scenografia dal profilo minimale ma elegante (protagonista indiscusso il gusto lussuoso del brand Antonio Lupi)per circoscrivere il luogo del benessere domestico.
Non è stato facile coniugare la sete di verde della proprietà, immaginandosi immersi nella campagna umbra oppure nella lussureggiante vegetazione della Val di Sole, con i rumori del traffico di una città viva, frenetica e caotica come Milano.
Eppure, per raggiungere il risultato, è bastato seguire un consiglio di Paul Gauguin, un invito a cercare il proprio “luogo”, lontano o vicino che sia, purché proprio: “Chiudo i miei occhi per poter vedere”…
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