Da un lato il tempio laico del calcio mondiale, San Siro, con la sua imponente spirale ad anelli, flessuosi e solidi come braccia pronte ad abbracciare il cielo.
D’altra, invece, lo skyline di Milano, istericamente in cambiamento, tratteggiato da grattacieli di recente costruzione, ormai simbolo acquisito della trasformazione urbanistica della città.
Una doppia emozione, dunque, circonda i locali di questo appartamento (circa 300 m² completamenti ristrutturati da operai specializzati, e arredati da maestri artigiani), in cui a sbalordire è il meraviglioso colpo d’occhio.
Appena varcato l’ingresso, caratterizzato dalla presenza di librerie rivestite in cementina, con gole in laccato-metallizzato bronzo, appare immediato l’impatto generato dal movimento creato dalle diverse altezze.
L’abbassamento centrale separa gli ambienti dell’ampio soggiorno, con una porzione destinata al living, e un’altra, invece, pensata per la zona pranzo, dominata da un importante tavolo.
Il cappello, posto sopra al soggiorno, è stato impreziosito con decorazioni molto particolari: degli sfondati di forma circolare, pensati per regalare suggestivi effetti luce a richiamare la presenza di pianeti illuminati.
La luce gioca un sofisticato ruolo all’interno dell’intero progetto, anche grazie all’inserimento di oggetti di design (per esempio le lampade in appoggio in ottone di Flos, oppure le lampade Glo di Penta).
I grandi portali presenti nei locali, si sviluppano come parte integrante delle boiserie e armonicamente si abbinano alle librerie in rovere tinto spessart, arredi che definiscono ampie sezioni della parte più conviviale della casa.
Nel cuore dell’appartamento regna una parete monolitica che richiama la pietra, capace di giocare con l’effetto marmo delle lastre a pavimento, mentre un portale (“Velaria” di Rimadesio), con frame in piombo e vetro trasparente fumè stopsol, protegge la cucina concepita al pari di un’isola, in cui spiccano un top in Dekton, e un originale elemento decorativo rappresentato dal raffinato scolapiatti appeso bifacciale di Lago (finitura in vetro Marquina). La cappa in vetro trasparente, integrata direttamente nel soffitto, è prodotta da Falmec.
Spostandoci nella parte dedicata al riposo, composta da tre camere da letto (una dedicata agli ospiti), tre bagni e uno studio, è necessario percorrere un breve, ma elegante, corridoio circondato da boiserie decorative in laccato-metallizzato bronzo, chiuso da una parete spatolata in oro e bronzo dall’evidente sapore klimtiano, capace d’imprimere lucentezza alla quinta.
La zona notte padronale, in cui corre un parquet in rovere tinto effetto talcato-cenere, è un ulteriore spazio sovrastato da librerie, meno profonde rispetto a quelle presenti nel living, ma capaci di celare la presenza di due cabine armadio.
Come anticipato, il parquet “entra” anche nei bagni delle camere accompagnandosi a lastre di gres di grande formato (120 x240) che rivestano lo spazio più intimo della casa.
Le rubinetterie, prodotte da Barazza, sono in nichel spazzolato.
Un tocco di colore si sprigiona sia con il mobile a terra, sia con il radiatore Tubes.
l bagno ospiti (cieco, ad aspirazione forzata), invece, si distingue grazie a una gola led che delimita la luce interna alla doccia. Una macchia colorata è garantita sempre dai radiatori Tubes. La rubinetteria di Barazza, questa volta in effetto rame, contrasta efficacemente con il grigio lava dei sanitari Scarabeo.
Il progetto non ha dimenticato di ricavare anche uno spazio dedicato alla lavanderia (in cui trovano dimora una lavatrice e una asciugatrice), pensata con mobili in laminato effetto tessuto.
Un ruolo importante è giocato dall’outdoor. Nei due terrazzi che abbracciano la casa, gestiti con un gres effetto legno talcato, trovano spazio le sedie di Eclisse, e le lampade di Panzeri, sia a sospensione sia a parete, per esterni.
I divisori in legno di Okumè (laccato bronzo), si travestono da “sculture per esterno”, assumendo il ruolo di vere e proprie griglie di separazione nei terrazzi.
Il filo rosso che lega l’intero percorso del progetto è rappresentato dal gioco di volumi e dai contrasti di colori. Una vera e propria alternanza di emozioni, suddivisa in aree funzionali, contraddistinta, però, dalla persistenza del rimando verso stili diversi.
Dettagli che raccontano, svelano e introducono alla meraviglia di un sogno chiamato casa.