Come una scenografia

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Ogni arredatore d’interni assomiglia a uno scenografo. Plasma con il suo intervento il sogno del cliente, ne esplora la profondità per tradurlo, poi, in realtà.
Gli occhi, insomma, usati alla stregua di una macchina da presa, percorrono gli ambienti allo scopo di riprodurre un tema, una narrazione.
In ogni progetto, gli elementi che ne fanno parte, occupano uno spazio definito e suggeriscono a chi guarda un preciso messaggio di armonia, cura, ricerca del bello e stile.

Partendo da questo presupposto, “Sposari Home”, ha suggerito per quest’appartamento mansardato di nuova costruzione, idee capaci di fondere fluide linee moderne, colori e tradizione, partendo dalle essenze di rovere (presenti anche sulle pareti della cucina) che conferiscono ai locali un’aura di raffinata quotidianità.

La mansarda, grazie alle differenti altezze, risulta dinamica e crea un interessante movimento visivo.
Vivacità progettuale ripresa anche nell’ampio open space, che lega cucina e living, dalla libreria “LagoLinea” di Lago posta alle spalle del divano.

Gli ampi spazi caratterizzano, invece, la cucina dominata da un’isola lavoro capace di raccordarsi, con grande versatilità, al living e alla colonna esaltando spasmodicamente il gioco di volumi. Sulla parete, proprio alle spalle del piano cottura a induzione, interrompe il rigore geometrico un “quadro”, con cornice in gesso (pitture acriliche), ispirato dall’architetto Sposari ed eseguito da un decoratore professionista.

A esaltare il locale contribuisce sia la cappa Falmec, installata nel soffitto, dotata di faretti illuminanti che trasformano la cucina in una sorta di scatola luminosa, sia il tavolo in massello di legno con gambe in vetro (accompagnato da sedie Kartell trasparenti per non celare la struttura del tavolo stesso).

La casa è dominata prevalentemente dal binomio cromatico creato dal grigio caldo delle pareti in contrapposizione alle travi di rovere tinto del parquet che corre lungo tutta la superficie, bagni compresi.

Tuttavia è il giardino d’inverno, delimitato da pareti in vetro trasparenti, pietra grigia a terra, e parquet a tutta altezza, a caricare di fascino e suggestione l’intero living.
Il bagno, attiguo alla camera matrimoniale, è contraddistinto da una quinta che nasconde la grande doccia rivestita in muratura e da due mobili lavabo. La vasca, a libera installazione, regala eleganza senza tempo e assume un’efficace valenza estetica.

Al fine di rendere tutti gli ambienti più piacevoli in termini comfort e qualità abitativa, “Sposari Home” ha sviluppato un attento studio dell’illuminazione tale da esaltare e impreziosire ogni locale. Ecco spiegata, dunque, la presenza di lampade a calice che cadono sulla penisola in cucina, i tagli verticali al led di luce calda sugli specchi e all’interno della doccia in muratura e i faretti invisibili, sempre al led, negli abbassamenti.

D’altra parte, come accennavamo all’inizio, un consulente d’arredo, come impone la costruzione cinematografica del set, agisce spesso spinto dalla contaminazione esistente tra architettura d’interni, design e spazi scenici (in questo caso l’appartamento) allo scopo di delimitare un ambiente coerente con la storia da raccontare (il progetto).
Ora, il film è finito: “buona visione”.

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